lunedì 4 aprile 2011

Cronache del Faggio, avventure di novelli apicoltori 1


La sciamatura


E' il 2008, primo anno da novelli apicoltori.
A luglio fa molto caldo anche sulle Prealpi varesine.
Io e mio marito stiamo lavorando nell'orto sovrastante l'apiario, quando, intorno a mezzogiorno, sentiamo un rumore strano, che va aumentando, simile ad un'auto in moto che sta per partire

.Di macchine però in giro non se ne vedono, poi capiamo che sta succedendo qualcosa attorno alle arnie: milioni di api ci stanno volando tutto in giro, producendo il rumore di cui sopra, vi giuro di un'intensità pazzesca!
Un esercito numerosissimo che forma una macchia nera a pochi metri da noi.
Immediatamente, allo stupore iniziale segue un rispolvero veloce di tutte le nostre letture sull'apicoltura per capire cosa sta succedendo.
Ma certo, stanno sciamando! E subito ci viene male, c'è un gruppone che sta tagliando la corda.
In breve, quando un'arnia è sovraffollata, le operaie decidono di eleggere una nuova regina: costruiscono un certo numero di celle reali, più grandi delle altre, e nutrono le larve che si trovano in queste celle con la pappa reale, un liquido secreto da una ghiandola che c'è sulla testa di tutte le api, che trasforma un'ape altrimenti destinata ad essere operaia in una regina. Un po' come Carlo d'Inghilterra con Camilla.
La regina “vecchia” raduna una parte dei sudditi, circa la metà, e se ne va a creare un nuovo alveare, le api restanti saranno fedeli alla nuova regina..
Si, vabbeh, ma noi perdiamo un numero enorme di operaie e il nostro raccolto di miele risulterà così dimezzato!
Che facciamo? Chiamiamo subito rinforzi nella persona del nostro amico Ivano che ha delle arnie anche lui sul nostro terreno, gli spieghiamo cosa succede e si precipita sul posto.
Nel frattempo il rumore cessa miracolosamente, di colpo.
Siccome ormai abbiamo identificato il fenomeno, e sulla teoria siamo ferratissimi, capiamo che quell'esercito, finite le manovre preparatorie e di fuoriuscita dall'arnia, si è parcheggiato nelle vicinanze, in posizione panoramica. Un tot di api sono partite in ricognizione per trovare il nuovo alloggio e poi torneranno indietro, per guidare il resto dello sciame, regina compresa, verso la nuova casa.
Problema numero 1: scoprire dove si sono parcheggiate, problema numero 2: cercare di recuperarle attirandole in un cesto o in un'arnia vuota.
Il tutto assolutamente in meno di 24 ore perchè esattamente tra 24 ore non saranno più lì in giro ma ripartiranno per la nuova destinazione. E' scienza, non fantascienza.
Se siete digiuni di informazioni sul mondo delle api vi consiglio di documentarvi, resterete, come me, allibiti!
Parte quindi la ricerca dello sciame e lo troviamo in poco tempo. Bene! Bene un corno !
Si sono piazzate su una betulla, 50 metri dietro l'arnia, alta quanto il Pirellone, e ovviamente sulla cima, mica su un ramo basso. E come le tiriamo giu?
Scuoterlo non se ne parla nemmeno, salirci con una scala nemmeno ,nonostante se ne abbia una da dieci/quindici metri. Capirai, ne mancheranno altri 30 alla cima!
Idea, disturbiamole con un bel colpo di fucile! Allora Ivano, cacciatore professionista, e più rispettoso dell'ambiente di tanti ecologisti/animalisti , ( ma non voglio aprire, ora, polemiche!) prepara lo schioppo e BOOM!!!, uno sparo assordante.
Manco una piega! La palla nera dello sciame non si è assolutamente scomposta.
Noi basiti, con i nostri binocoli a testa in su a cercare di capire come procedere.
Tagliassimo la betulla?
Si, e poi?, se nella caduta , ovviamente controllata ma fino ad un certo punto, quelle ripartono e si spostano o si incavolano e si disperdono? Su nessun manuale o corso era riportato cosa fare in questo caso.
Mesti mesti, dopo un po' prendiamo atto di averle perdute, salviamo la povera betulla e ce ne torniamo a casa a bere un bianchino per annegare il dispiacere.
Come da manuale alla stessa identica ora del giorno dopo la palla nera e' sparita.
Addio, non le rivedremo più.
Fine dell'incidente di percorso numero 1.
Come potete immaginare se c'è stato un numero 1, vuol dire che ci sono stati anche il 2, il 3 e così via.
Ve li racconterò, ricostruendo così attraverso queste nostre esperienze, un po' della meravigliosa storia sulla vita delle api .

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